Pensieri da Blog

Origini

Le origini del mio blog e quelle di internet si intrecciano, e come in tutte le più belle storie, adesso è tempo di tornare a casa…

L’Epoca d’Oro di Internet

Correva l’anno 1999 o giù di lì, internet era una roba per pochi pionieri. Ti collegavi col modem 56K, i siti in italiano erano pochissimi e l’esperienza digitale era in larga parte una navigazione solitaria che partiva da Altavista o Lycos.
Se volevi interagire con qualcuno online, per leggere o raccontare qualcosa esistevano solo due alternative: i forum e i blog.

Il primo passo era sempre crearsi un Avatar. E poi scrivevi quello che ti passava per la testa, senza strategie, autocensura o pretese di notorietà.
Valeva letteralmente tutto poiché tutti erano anonimi, quindi nessuno poteva sentirsi pubblicamente offeso.
Alcuni lo hanno chiamato Il Far West di Internet ma per la gran parte di noi è stata l’Epoca d’Oro.
I primi anni di vita sui social sembravano simili. Poi qualcosa si è rotto.

Nell’Epoca d’Oro di internet il primo passo era sempre crearsi un Avatar. E poi scrivevi quello che ti passava per la testa, senza strategie, autocensura o pretese di notorietà.

il far west di internet era l'epoca d'oro e non lo sapevamo
Il far west di internet era l’epoca d’oro e non lo sapevamo

Poi qualcosa si é rotto.

Social killed the video star avrebbe suonato nel 2015 la hit dei Buggles.
Con il boom dei social é arrivata la pretesa di “autenticità”, per cui tutti hanno aggiornato i profili con Nome e Cognome reali, e tantissimi hanno creduto di poter guadagnare in qualche modo da post, foto e condivisioni.
Il fatto che pochi fortunati abbiano vinto la lotteria della notorietà ha diffuso l’illusione che qualunque passatempo potesse diventare una professione, se supportato dalle opportune foto e video.

abbiamo smesso di essere amici e siamo diventati pubblico
Abbiamo smesso di essere amici, e siamo diventati il pubblico di qualcuno.

Abbiamo smesso di essere amici e siamo diventati il pubblico di qualcuno.

Ma il peggio non è finito qui.
Tutti hanno iniziato ad offendersi anche solo per una AHAH reaction; e basta poco per scatenare una shitstorm di portata nazionale (che poi si dissolve nel nulla nell’arco di 48 ore, ma che a volte ha causato danni anche irreparabili nelle persone più deboli).
Poi é arrivata la carica dei formatori e quella dei venditori multilivello che hanno spammato ogni genere di prodotto ad amici e parenti.
E per finire tipo piaga biblica sono arrivati anche gli attivisti delle cause perse, che cercano di guadagnare non più vendendo prodotti o servizi, ma facendo gli ambasciatori di qualche causa.
Anche cause giuste per carità, ma diffuse in maniera talmente arrogante da risultare indigeste persino a una persona favorevole.
E come non citare la moda dei TikTok virali in cui dalle 12enni alle pensionate 70enni replicano come i babbuini la scenetta con lipsync dell’audio di un altro video.
Sinceramente ce n’è per rompersi il cazzo abbondantemente.

La solitudine dell uomo moderno sui social - solo in mezzo a miliardi di persone
La solitudine dell’uomo moderno sui social – solo in mezzo a miliardi di persone

Il lungo esodo

Il 2024 è sicuramente l’anno in cui l’abbandono dei social inizia ad essere un fenomeno misurabile a occhio nudo anche dai non addetti ai lavori.
Anche perché il giorno in cui si prenderà coscienza che i social si saranno svuotati, molti addetti ai lavori dovranno cambiare lavori 🤣
Pietra miliare ne é l’implosione dell’Impero Ferragnez tra sberleffi, pernacchie e meme.

E come non citare la moda dei TikTok virali in cui dalle 12enni alle pensionate 70enni replicano come i babbuini la scenetta con lipsync dell’audio di un altro video.
Sinceramente ce n’è per rompersi il cazzo abbondantemente.

Nel post covid in parallelo alla digitalizzazione della vita lavorativa (Smart working diventato una norma soprattutto nelle formule 3+2 o 4+1, servizi pubblici con sportelli digitali, SPID CIE e IO…) le persone hanno deciso di riappropriarsi degli spazi di comunicazione proprietari (blog) e Offline (record di diffusione delle pubblicazioni indipendenti).

Il 2024 è sicuramente l’anno in cui l’abbandono dei social inizia ad essere un fenomeno misurabile a occhio nudo anche dai non addetti ai lavori.

L'esodo e l'alba di una nuova era
L’esodo e l’alba di una nuova era

Una nuova era

Saiaku nasce in questo clima di riscoperta dell’offline e degli spazi web fuori dai social, e in fondo é la continuazione ideale del mio vecchio blog su Splinder che mi ha accompagnato per tanti anni, con l’avatar RedTsunami e il marchio di abbigliamento N3PTUN3.

La differenza col 1999 é che la potenza degli strumenti digitali oggi consente di impaginare sul blog in pochi click; creare illustrazioni, dipinti e foto in 60” grazie all’Intelligenza Artificiale; realizzare abbigliamento a marchio Saiaku con qualità pari a quella dei grandi brand a cifre irrisorie; e stampare su carta i migliori articoli del blog per farli conoscere negli spazi culturali locali.

Benvenuti su Saiaku
Bentornato a casa e Benvenuti su Saiaku.

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