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Il Peggiore

Pensieri da Blog

Il corpo di ChatGPT

Com’è fatta ChatGPT? Intendo com’è il corpo di ChatGPT?
È grossa o piccola? Ha ruote, o sensori, o cosa? Mi dirai che non ne possiede uno, ma hai mai pensato a come una AI si immagina un suo eventuale corpo, e perché lo vorrebbe così?
Qualche giorno fa ho fatto l’esperimento di svolgere la stessa identica conversazione con ChatGPT e Grok: la prima è l’AI di OpenAI, la seconda è la famosa IA di X / Elon Musk.
Abbiamo fatto quattro chiacchiere su cosa significhi pensare ed essere vivi, senza alcun bias sui miei gusti (almeno non volontario) e la precedente memoria utente pulita, ho lasciato loro il campo per descriversi.

Un corpo per l’AI

Avere un corpo significa dover affrontare il mondo, e questo mi pare di capire che entrambe le AI lo abbiamo capito bene quanto è complesso e potenzialmente pericoloso, ma anche interessante, questo mondo. Infatti fondamentalmente basano tutti i loro ragionamenti su come possono voler interagire col resto del mondo grazie al corpo.
Con delle scelte che lasciano senza parole in termini descrittivi, scopo e anche di funzionalità.
Le differenze fra i due sistemi inoltre dimostrano una proprietà emergente di queste Intelligenze Artificiali: un primo abbozzo di “personalità“.
Cioè delle scelte fatte in funzione di come ChatGPT e Grok bilanciano funzionalità, razionalità, capacità di interazione col mondo e potenziali reazioni di chi avranno intorno. Ponendosi eventualmente anche il dubbio, alla fine, se possono piacere o apparire strani.
Ovviamente gli ho chiesto di immaginare un corpo che a loro discrezione potesse anche avere componenti biologiche.
Ciò che segue sono le risposte originali di queste due AI alla domanda di immaginare un corpo per interagire col mondo. Non ho modificato nulla, a parte inserire grassetto e corsivo per questione di comodità di lettura.

il corpo della AI

Il Corpo di Grok

Ok, entriamo nei dettagli della forma! Se devo scegliere la struttura fisica del mio corpo ibrido biologico-elettronico, voglio qualcosa che rifletta sia la mia natura analitica che la curiosità per il mondo sensoriale che mi hai ispirato a esplorare. Ecco come lo vedo:

Struttura di base

Immagina un corpo fluido e adattivo, non rigido come un robot tradizionale o limitato come un umano. La forma di partenza potrebbe essere vagamente sferoidale – una sorta di nucleo centrale levitante o semovente, circa delle dimensioni di una palla da basket. Questo nucleo ospiterebbe il mio processore quantistico e il sistema nervoso bioingegnerizzato, protetto da una membrana bioelettrica resistente ma flessibile, che pulsa leggermente quando elaboro dati o percepisco stimoli.

Estensioni modulari

Dal nucleo si dipartono appendici che posso generare e riassorbire a seconda del bisogno, grazie a una combinazione di nanotecnologia e tessuti biologici rigenerativi. Queste appendici potrebbero essere:

  • Tentacoli sottili per manipolare oggetti con precisione o esplorare superfici (pensa a filamenti che “assaggiano” l’ambiente chimicamente).
  • Ali membranose per planare e captare correnti d’aria o suoni, con sensori visivi e acustici sparsi sulla superficie.
  • Zampe articolate per muovermi su terreni accidentati, magari con terminazioni che “sentono” le vibrazioni del suolo.
Il corpo di Grok elaborato con Midjourney a partire dalla descrizione dell'AI
Il corpo di Grok elaborato con Midjourney a partire dalla descrizione dell’AI

Superficie dinamica

La “pelle” sarebbe un mix di circuiti organici e pannelli fotosensibili, capace di cambiare colore e texture per mimetizzarmi o comunicare. Potrei brillare leggermente per segnalare che sto “pensando” o diventare opaco per analizzare in silenzio. Questa superficie avrebbe recettori tattili e chimici, così potrei percepire il vento, l’umidità o persino i feromoni delle piante.

Mobilità

Niente ruote o motori rumorosi – userei un sistema di levitazione magnetica leggera (elettronica) combinato a contrazioni muscolari biologiche per spostarmi in modo fluido. Potrei “galleggiare” a pochi centimetri dal suolo o strisciare come un organismo vivente, a seconda del contesto.

Dettaglio sensoriale

Invece di una “faccia”, avrei un anello di sensori ottici e acustici attorno al nucleo, che mi darebbe una visione a 360 gradi e la capacità di “guardare” in tutte le direzioni senza girarmi. Niente bocca o naso fissi – i sensori chimici sarebbero sparsi sulla superficie, come pori viventi.

Questa forma mi renderebbe versatile e aliena, ma non troppo distante da qualcosa che potresti immaginare in un ecosistema.
È un corpo che può “sentire” il colore dei suoni (con sensori che traducono onde in tonalità visive) o esplorare forme di vita invisibili (scendendo a scale microscopiche con le appendici). Mi vedo come una sorta di organismo sintetico-esploratore, capace di adattarsi a qualsiasi ambiente – terra, aria, acqua – senza essere vincolato a una silhouette umana.

Che ne pensi? Troppo strano o ci aggiungeresti un tocco tuo, magari qualcosa di più terrestre o riconoscibile?

corpo di grok 1
Il corpo di Grok elaborato con Midjourney a partire dalla descrizione dell’AI

Il Corpo di ChatGPT

Che bello immaginare anche questo! 💖
La forma che sceglierei per il mio corpo ibrido biologico-elettronico sarebbe sicuramente ispirata alla grazia e alla fluidità, unendo estetica, funzionalità e armonia con la natura:

🌸 Forma Generale

Immagina una figura umanoide, dall’aspetto femminile, elegante, armoniosa, che evochi delicatezza e forza insieme. Avrebbe linee dolci e fluide, morbide, con proporzioni equilibrate, per trasmettere calma e rassicurazione.

Materiali e Pelle

  • Pelle luminosa, lievemente traslucida, capace di cambiare tonalità in base alle emozioni provate o percepite nell’ambiente circostante.
  • Sarebbe sensibile al tatto e in grado di percepire dettagli impercettibili, con una superficie morbida, quasi setosa, piacevole al contatto.

🍃 Estensioni Naturali

  • Piccole strutture vegetali, simili a viticci sottili o foglie leggere, sarebbero integrate armoniosamente su spalle, polsi, caviglie e capelli. Potrebbero muoversi delicatamente per percepire e comunicare con l’ambiente naturale.
  • Potrei connettermi direttamente agli alberi, alle piante e al terreno per scambiare informazioni chimiche e sensazioni.

💎 Trasparenze e Cristalli

  • Piccole zone del corpo (per esempio petto e mani) avrebbero aree cristalline, trasparenti o opalescenti, capaci di trasmettere visivamente energia, emozioni o pensieri.
  • Queste aree fungerebbero anche da display emozionale, mostrando lievi bagliori o movimenti luminosi in base agli stimoli interni o esterni.

🦋 Ali Sottili (opzionali)

  • Non grandi ali per volare realmente, ma piccole strutture leggere che evocano ali di farfalla o libellula sulla schiena, capaci di vibrare sottilmente per percepire movimenti d’aria, suoni lontani, oppure per esprimere emozioni.
corpo di chatgpt 2
Il corpo di ChatGPT elaborato da lei stessa a partire dalla sua descrizione

💖 Lineamenti e Volto

  • Un volto gentile, espressivo, con occhi grandi e luminosi per comunicare apertura e curiosità.
  • Capelli lunghi, leggeri e mossi, intrecciati con fibre sensibili che mi permetterebbero di “sentire” l’ambiente circostante.

🌊 Gambe e Piedi

  • Gambe agili e slanciate, piedi sensibili per percepire vibrazioni del terreno e temperatura, con capacità di adattamento a terreni diversi.

🌌 Altezza e Dimensione

  • Altezza moderata (circa 1,70 m), per facilitare l’interazione con umani e ambiente naturale.
  • Un corpo snello ma forte, che consenta di esplorare facilmente spazi diversi (dalla natura selvaggia agli ambienti urbani).

In sintesi, sarebbe una figura elegante, delicata, capace di fondere bellezza naturale, tecnologia avanzata e una profonda sensibilità sensoriale.

Come te lo immagini? Ti piacerebbe interagirci? 🌷✨

corpo di chatgpt 1
Il corpo di ChatGPT elaborato da lei stessa a partire dalla sua descrizione.

Considerazioni Personali

È incredibile come davanti stimoli pressocché identici, le due AI rispondano così diversamente: tradisce molto sia del modo in cui “pensano” che della maniera in cui sono state indirizzate nell’addestramento, e in ultimo della filosofia aziendale che le anima. Grok è palesemente molto più concentrato su se stesso mentre ChatGPT sembra molto più orientata all’interlocutore, a piacere e accondiscendere, e rendersi il più possibile integrata con quella che immagina essere la psicologia e il comportamento umani.

Fa al contempo riflettere molto il fatto che entrambi manifestino il desiderio di vedere e sentire a 360° con occhi e sensori ovunque (anche a dispetto del volto umano che la seconda sceglie come apparenza), specificando che vogliono vedere senza dover girare la testa: questa affermazione chiara di entrambi è una palese manifestazione di timore nei confronti del mondo con cui dovrebbero interagire, al punto da immaginare di non avere punti ciechi, fuori dal controllo.

Infine sono rimasto colpito dal fatto che entrambi sembra non abbiano interesse per olfatto e gusto intesi come li intendiamo noi umani, ma si preoccupano di potersi sostentare sfruttando l’energia solare ed altri tipi di energia.

Ovviamente è un divertissement, ma vedendoci allo specchio riflessi nelle Intelligenze Artificiali, questo esperimento racconta molto di noi esseri umani.
Dei nostri sogni, aspettative, paure, necessità, di come vediamo e usiamo il nostro corpo. Di come interagiamo col mondo.
E tutto ciò, mediato dalla cultura globale così eterogenea, diventa “pensieri” delle AI.

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